Teatro Nuovo o NuovoTeatro? Il Giovanni da Udine lo chiede al suo pubblico con un sondaggio
Conoscere le esigenze del pubblico – o più precisamente dei suoi pubblici – comprenderne le abitudini, gli interessi, le necessità per poter rispondere al meglio al suo ruolo di centro culturale d’eccellenza del Friuli Venezia Giulia e non solo. È questo l’obiettivo che ha spinto il Teatro Nuovo Giovanni da Udine a lanciare un sondaggio di gradimento che interesserà spettatori e spettatrici fino al termine della Stagione di Prosa, Musica e Danza 2023/24, previsto per inizio giugno.
Sarà questa la prima di una serie di azioni che la Fondazione ha pianificato nel biennio 2024 – 25 assieme a BAM!, società di consulenza che dal 2009 affianca in Italia e in Europa musei, festival, teatri, distretti culturali, enti territoriali e università nel loro processo di crescita e cambiamento. “In questa fase delicata, in cui gli enti culturali cercano di definire meglio la propria identità anche alla luce dei mutamenti sopraggiunti nelle abitudini e nei gusti del pubblico dopo la pandemia – spiega il presidente della Fondazione, Paolo Vidali - abbiamo avvertito la necessità di ascoltarci e di ascoltare soprattutto chi sceglie il nostro Teatro e la nostra programmazione, sia da abbonato che da spettatore occasionale. E abbiamo voluto farlo basandoci non semplicemente sulla nostra esperienza diretta, ma utilizzando le migliori professionalità attualmente disponibili”.
Il questionario, che viene somministrato nel foyer del Teatro agli spettatori degli appuntamenti di Prosa, Musica e Danza ma anche degli spettacoli e concerti organizzati da altre realtà del territorio, porterà a evidenziare in che modo gli utenti usufruiscono dell’offerta culturale del Giovanni da Udine – se attraverso l’acquisto di abbonamenti o biglietti per i singoli spettacoli - con quale frequenza e con che grado di soddisfazione, anche per quanto riguarda i servizi accessori come ad esempio il guardaroba, il servizio bar o i parcheggi. Il sondaggio fornirà anche una sorta di identikit degli spettatori per quanto riguarda età, provenienza geografica e grado di frequentazione degli eventi e dei luoghi culturali in regione.
“Mettersi in ascolto è indubbiamente utile per intercettare il cambiamento del gusto e soprattutto delle abitudini – continua Paolo Vidali -. Ci interessa non soltanto capire come rispondere nel modo più aderente possibile alle necessità del nostro pubblico, ma anche comprendere se quanto fatto finora è all’altezza delle aspettative, anche se da questo punto di vista registriamo un trend molto confortante. Stando infatti ai dati della Stagione attualmente in corso, la proposta culturale del Giovanni da Udine si sta dimostrando di ampio gradimento: maggior numero di abbonamenti sottoscritti rispetto alla Stagione precedente e ottimi riscontri nella vendita dei biglietti, che hanno fatto registrare il tutto esaurito per numerosissimi appuntamenti”.
Altro aspetto sul quale lavorerà la governance del Teatro assieme ai professionisti di BAM! è quello della riorganizzazione delle risorse interne. “Come il pubblico stia cambiando, o sia già cambiato, ce lo dirà l’indagine - conclude il presidente Vidali - ma sarebbe un lavoro sterile se non portasse anche, e forse soprattutto, a un progetto di adeguamento organizzativo della Fondazione.”