IL DELITTO DI VIA DELL'ORSINA
di Eugène Labiche
traduzione Andrée Ruth Shammah
e Giorgio Melazzi
regia e adattamento Andrée Ruth Shammah
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni
e con Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi
scene Margherita Palli
luci Camilla Piccioni
costumi Caterina Visconti
ispirati dall'artista Paolo Ventura
musiche Alessandro Nidi
produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana
Un uomo si sveglia e si ritrova uno sconosciuto nel letto. Entrambi hanno una gran sete, le mani sporche e le tasche piene di carbone ma non sanno perché, non ricordano nulla della notte precedente. Lentamente, tentano di ricostruire i loro movimenti ma l’unica cosa di cui sono certi è di essere stati entrambi ad una festa di ex allievi del liceo. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e così, tra una serie di malintesi ed equivoci, si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio. Con l’atto unico L’affaire de la rue de Lourcine il drammaturgo francese Eugène Labiche costruisce una trama paradossale, beckettiana, che ha incontrato l’interesse di registi come Patrice Chereau in Francia e Klaus Michael Grüber in Germania. Oggi, la regista Andrée Ruth Shammah porta in scena il proprio adattamento dell’originale, che interpreta come «una grande sfida, un’opportunità per una regia sorprendente e una possibilità di dare vita a uno spettacolo leggero e divertente ma allo stesso tempo profondo», in definitiva «una riflessione sull’insensatezza e l’assurdità della vita». Profondamente diversi l’uno dall’altro, uno ricco, nobile, elegante e l’altro rozzo, volgare, proletario, i due personaggi creati da Labiche - cui danno vita due fuoriclasse della scena come Massimo Dapporto e Antonello Fassari - saranno costretti a fare i conti con un’improbabile verità.
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da martedì 11 gennaio 2022