immagine La leggendaria Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov chiude, domenica 12 maggio, la 22esima Stagione sinfonica

La leggendaria Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov chiude, domenica 12 maggio, la 22esima Stagione sinfonica

Domenica 12 maggio 2019 alle 20.45 appuntamento imperdibile con la prestigiosa orchestra russa e il suo storico direttore Yuri Temirkanov

Programma di assoluto fascino per l'unico concerto della tournée previsto nel Nord Italia: il Concerto op. 35 per violino e orchestra e, a seguire, la struggente “Patetica”. Nel ruolo di solista Sayaka Shoji, prima giapponese insignita, a soli sedici anni, del Premio internazionale Paganini di Genova. Sempre domenica 12 maggio, alle 17.30, conferenza di presentazione nel foyer del Teatro a cura del musicologo e saggista Maurizio Biondi.

C’è grandissima attesa per il concerto-evento che, domenica 12 maggio 2019 con inizio alle ore 20.45, vedrà ospiti del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, per l’unica data di tutto il Nord Italia, uno dei massimi direttori d’orchestra viventi, Yuri Temirkanov e la leggendaria Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo. Accanto a loro, la formidabile violinista Sayaka Shoji, prima giapponese insignita, a soli sedici anni, del prestigioso Premio internazionale Paganini di Genova.

Annunciata già nella scorsa stagione e rimasta nei cuori per le sue strepitose performance sotto la guida del suo geniale conductor, la Filarmonica di San Pietroburgo ritorna dunque sul palcoscenico del Teatro Nuovo per il concerto conclusivo della stagione sinfonica 2018/19, realizzata anche grazie al contributo della Fondazione Friuli. La data di Udine apre la breve tournée che questi prestigiosi artisti compiranno in Italia e che toccherà, dopo il capoluogo friulano, soltanto due altre città, Bari e Roma.

Unica al mondo per fascino, colore, carica emotiva ed empatia con il suo direttore e il pubblico, la compagine russa eseguirà un programma tutto dedicato a Čajkovskij. Al centro di questo eccezionale appuntamento vi è infatti la “Patetica”, quella meravigliosa, struggente “Sinfonia della vita” che il tormentato compositore russo diresse per la prima volta proprio a San Pietroburgo nell’ottobre 1893, pochi giorni prima di morire. In apertura, il Concerto per violino e orchestra op. 35 che Čajkovskij concepì nel 1881 al termine di uno dei suoi periodi creativi più fecondi, è affidato alla giovane violinista Sayaka Shoji, che si esibirà con uno Stradivari Recamier del 1729.

Sempre domenica 12 maggio 2019, alle 17.30, nel foyer del Teatro, il musicologo e saggista Maurizio Biondi presenterà il programma della serata nel corso di una conferenza a ingresso libero dal titolo “Il ragazzo di vetro e il ciabattino. Riflessi di Čaikovskij in uno specchio infranto”. Un’occasione per sondare, attraverso l’analisi di lavori molto diversi fra loro come il Concerto per violino e la Sinfonia Patetica, l’impressionante groviglio di antinomie che alimentarono, e insieme resero tragicamente problematica, la vita e l’arte di questo musicista: semplicità e artificio, edonismo e rigore, confessione e nascondimento, purezza e corruzione, slancio vitale e sentimento della morte. 

Nata a Tokyo, Sayaka Shoij ha studiato all’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Uto Ughi e Riccardo Brengola. Si è perfezionata poi in Germania con Saschko Gawriloff e Zakhar Bron. Nel 1997, giovanissima, ha debuttato al Festival di Lucerna e al Musikverein di Vienna con Rudolf Baumgartner. È stata la prima giapponese, e l’artista più giovane, a vincere il Premio Paganini, nel 1999. Zubin Mehta è stato uno dei suoi primi sostenitori, invitandola per memorabili concerti e registrazioni con Israel Philharmonic, Bavarian State Opera e Los Angeles Philharmonic. Da quel momento le principali orchestre del mondo l’hanno ospitata, tra cui Berlin Philharmonic, London Symphony Orchestra, Philharmonia Orchestra, New York Philharmonic, Baltimore Symphony, Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e WDR Symphony Orchestra. Tra i direttori d’orchestra con i quali ha collaborato ricordiamo Lorin Maazel, Sir Colin Davis, Wolfgang Sawallisch, Kurt Masur, Mariss Jansons, Semyon Bychkov, Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Valery Gergiev, Vladimir Ashkenazy, Paavo Järvi, Krzysztof Penderecki e Sir Antonio Pappano. Recentemente è stata impegnata con Philharmonique de Radio France, Mariinsky Orchestra, NDR Sinfonieorchester, Tonkustler Orchestra, NHK Symphony Orchestra. Speciale mentore di Sayaka fin dal 2001 è Yuri Termikanov, che l’ha invitata in tournée con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo in Russia, Europa, Messico, Giappone e USA. Hanno registrato assieme i Concerti per violino di Prokof’ev, Beethoven e Sibelius per la Deutsche Grammophon. Sayaka suona lo Stradivari Recamier del 1729 Stradivarius – per concessione della Ueno Fine Chemicals Industry Ltd.


Fra i massimi direttori viventi, Yuri Temirkanov dal 1988 è alla testa dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo con cui debuttò nel 1967 e con la quale effettua regolarmente importanti tournée e registrazioni. Nato nel 1938 nella città caucasica di Nalchik, inizia a studiare musica all’età di 9 anni e dimostra subito di possedere uno straordinario talento che lo condurrà rapidamente a una carriera internazionale. Acclamato sui principali palcoscenici del mondo e ospitato dalle più grandi orchestre in Europa, Asia e Stati Uniti, Temirkanov ha diretto i Berliner e Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la London Philharmonic, la London Symphony, il Koninklijk Concertgebouworkest, l’Orchestra di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala. Ospite fisso negli Stati Uniti, dirige le maggiori orchestre di New York, Philadelphia, Boston, Chicago, Cleveland, San Francisco e Los Angeles.

Fondata nel 1882 su ordine dello zar Alessandro III, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo è la più antica compagine sinfonica russa.  Inizialmente costituita come Coro Musicale di Corte con il compito di esibirsi alla presenza dei sovrani durante le cerimonie ufficiali, nel 1897 diventò Orchestra di Corte. Con questa compagine Čajkovskij diresse la prima assoluta della sua Sinfonia Patetica pochi giorni prima di morire, nell’ottobre 1893. Divenuta nel 1917 Orchestra di Stato, nel 1921 fu integrata con l’appena fondata Filarmonica di Pietrogrado. Tra i suoi molti leggendari direttori si annoverano musicisti quali Richard Strauss, Arthur Nikisch, Alexander Glazunov e Sergej Koussevitsky. Numerosissime negli ultimi anni sono state le prime esecuzioni mondiali e le tournée internazionali eseguite dalla Filarmonica di San Pietroburgo, che si è esibita nelle città e sale da concerto più prestigiose del mondo. Dal 1988 Yuri Temirkanov ne è guida musicale e direttore principale.

 

TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

DOMENICA 12 MAGGIO 2019 - ORE 20.45   

 

ORCHESTRA FILARMONICA DI SAN PIETROBURGO

YURI TEMIRKANOV direttore

SAYAKA SHOJI violino

 

Pëtr Il'ič Čajkovskij

Concerto op. 35 in re maggiore per violino e orchestra

Sinfonia n. 6 op. 74 in si minore “Patetica”                                                                  

venerdì 10 maggio 2019
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