IL RACCONTO D?INVERNO: DAL 14 AL 17 MARZO IN SCENA LA RILETTURA SHAKESPEARIANA DI BRUNI E DE CAPITANI. GIOVEDÌ 15 L?APPROFONDIMENTO DI ORADITEATRO 2.

UDINE – Dopo l’applaudita incursione sul terreno del Teatro Circo, con il bellissimo Psy, il cartellone del “Giovanni da Udine” fa ritorno alla grande prosa: da mercoledì 14 a sabato 17 marzo, alle 20.45, andrà infatti in scena Il racconto d’inverno di William Shakespeare, diretto e interpretato dalle colonne storiche dell’Elfo di Milano Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani.
Allo spettacolo, ricordiamo, è abbinato l’appuntamento con OraDiTeatro 2, in programma giovedì 15 marzo dalle 9.00 alle 12.00. Rivolto agli studenti delle superiori, ma aperto anche al pubblico, l’incontro è ideato e condotto da Annamaria Cecconi: un viaggio nel mondo magico dell’illusione teatrale, per far conoscere la specificità dei linguaggi della scena e delle arti performative (info: 0432.249450, ufficioscuola@teatroudine.it). Ma torniamo allo spettacolo.
«Shakespeare, qui, tratta la gelosia come un fenomeno puro. Un fenomeno che, né più né meno dell’innamoramento, può essere immotivato e repentino». Bruni e De Capitani cristallizzano così l’essenza del Racconto d’inverno e l’ira cieca del suo protagonista, Leonte, «Otello e Jago insieme». Una piacevolissima commedia romanzesca, non certo una tragedia, raccontata come una favola e ricca di colpi di scena. Un percorso di trasformazione e rigenerazione che, tra furia e dolcezza, «attraversa il ciclo del tempo».
Ambientato in luoghi dal sapore esotico, tra viaggi avventurosi, tempeste e ritrovamenti insperati, il testo narra le vicende del re di Sicilia che, posseduto da una gelosia distruttiva, annienta tutto ciò che gli è più caro: la moglie Ermione, i figli Mamilio e Perdìta e l’amicizia di una vita con Polissene, re di Boemia. «Abbiamo letto Il racconto d’inverno – spiegano, ancora, Bruni e De Capitani – alla luce dello scontro principale che ne muove la trama, quello tra maschile e femminile, connettendolo a quello, subordinato ma altrettanto presente, dello scontro tra generazioni».
Nel trascorrere dei cinque atti si passa dalle atmosfere di grande tensione emotiva della prima parte, attraverso un quarto atto intriso di comicità solare, verso un finale che riconcilia con la vita, carico di lirica dolcezza. Il racconto d’inverno è un «poema infinito», come lo definisce Harold Bloom, che trova proprio nella sua sublime sgangheratezza, nella straordinaria naturalezza con la quale trascende convenzioni drammaturgiche e stili, le ragioni della sua grandezza.
Per informazioni, contattare l’Infopoint del “Giovanni da Udine” (0432.248418), consultare il sito ufficiale (www.teatroudine.it) o iscriversi alla fan page (www.facebook.com/teatroudine).

 

 

ufficio stampa teatro nuovo “giovanni da udine” gianmatteo pellizzari
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lunedì 12 marzo 2012
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