immagine La pazza di Chaillot dello Stabile del Friuli Venezia Giulia debutta al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

La pazza di Chaillot dello Stabile del Friuli Venezia Giulia debutta al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Lo spettacolo sarà in scena dal 13 al 15 ottobre 2020. Mercoledì 14 ottobre alle 17.30 Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa e gli attori della Compagnia incontreranno il pubblico nel secondo appuntamento di Casa Teatro

L’emergenza ambientale e la lotta all’avidità umana sono al centro della commedia poetica e surreale di Jean Giraudoux proposta dal regista Franco Però. Manuela Mandracchia e una compagnia affiatata di dodici attori riescono a restituirci l’attualità e la poesia di un testo modernissimo rispettando le misure imposte del distanziamento sociale.


Udine – Sarà in scena da martedì 13 a giovedì 15 ottobre 2020 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine La pazza di Chaillot di Jean Giraudoux, la nuova produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia nell’adattamento di Letizia Russo, con la regia di Franco Però e Manuela Mandracchia nel ruolo del titolo.

Una commedia folle, ecologica, poetica e surreale, attualissima nel toccare i nodi più che irrisolti del nostro presente, come l’emergenza ambientale, lo sfruttamento della natura perpetrato ad ogni costo, l’immarcescente avidità umana.

Manuela Mandracchia, premio Ubu e punta di diamante del teatro italiano, è la bizzarra e stravagante Aurelie che si oppone in tutti i modi, mai legali e politicamente corretti, a una banda di loschi affaristi intenzionati a estrarre petrolio dal sottosuolo di Parigi condannando così la città al disastro. Una commedia che è quasi una favola, ma che allude chiaramente – attraverso un’ironia surreale – alla parabola di un mondo che ha perso il suo legame vivifico con la natura e la bellezza e che guarda con più attenzione al cinico e ansiogeno interesse dei mercati, che all’incanto spontaneo ed essenziale di una fioritura.

“Jean Giraudoux – commenta il regista Franco Però – nel 1943, durante l’occupazione tedesca, scrive, quasi a premonizione dei tempi a venire, questa folle, ecologica, politica, poetica ed ingenua commedia fantastica. Un lavoro in cui c’è tanta consapevolezza della direzione che avrebbero preso le nostre società». Il regista riflette su come oggi, soprattutto per i giovani, l’impegno politico e civile si sia allontanato dai modelli del passato per legarsi invece proprio ai temi e alle idealità evocati dallo spettacolo: le fragilità del pianeta. «La storia, le dinamiche di potere che descrive, la relazione tra élite autoproclamate e classi popolari, l’appetito cieco del mondo degli affari verso le risorse del pianeta sono più che attuali: sono il seme del mondo in cui viviamo. Sono il punto zero, l’alba del mondo che conosciamo» evidenzia Letizia Russo, la drammaturga cui Franco Però ha affidato l’adattamento del testo originale. «La pazza di Chaillot racconta proprio questo: come tutto è cominciato. Non è attuale, quindi, nel senso stretto del termine. Perché leggerla, rappresentarla, rianimarla dal punto di vista drammaturgico significa non tanto guardare quello che siamo, ma capire perché lo siamo diventati. E riderne, possibilmente, tenendo stretto l’amaro che quella risata porta con sé».

Sul palcoscenico così ritorna, dopo la storica messinscena firmata da Luca Ronconi nel 1990, una fiaba ironica e sarcastica, ricca di spunti su cui riflettere. Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa e una compagnia affiatata di undici attori riescono a restituirci l’attualità e la poesia di un testo modernissimo rispettando le misure imposte del distanziamento sociale: anche questa una sfida, ben congegnata, alla tentazione del monologo imposto dall’emergenza pandemica, una vittoria del teatro sulle minacce impalpabili dei nostri giorni.

Casa Teatro

Mercoledì 14 ottobre alle 17.30, nel foyer del Teatro, il regista Franco Però, Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa e altri interpreti dello spettacolo incontreranno il pubblico nel secondo appuntamento di Casa Teatro dal titolo “La pazzia di proteggere l’ambiente”.

Ospite Stefano Del Bianco, membro dell’ufficio di presidenza di Legambiente FVG e del direttivo del circolo “Laura Conti” di Udine. Conduce la giornalista Rita Bragagnolo.

Tutti gli appuntamenti richiedono la prenotazione obbligatorie tramite mail all’indirizzo iscrizioni@teatroudine.it o tramite compilazione del modulo on line (clicca qui), specificando nome, cognome, numero di cellulare e indirizzo mail di ciascun partecipante.

 

In sala in tutta sicurezza

Tutti gli ambienti del Teatro vengono regolarmente sanificati per garantire la massima sicurezza agli spettatori. Saranno in funzione all’ingresso del teatro un termo scanner per il rilevamento della temperatura e diverse postazioni per l’igienizzazione delle mani. L’uso della mascherina e il distanziamento di 1 metro fra le persone saranno obbligatori sia in sala che negli altri spazi del Teatro fino a nuove disposizioni.

 

Biglietteria

ORARI DI APERTURA DELLA BIGLIETTERIA (via Trento, 4 Udine)

da martedì a sabato dalle 16.00 alle 19.00

Nei giorni di spettacolo dalle 16.00 fino all’orario di inizio dello spettacolo

Si invita il pubblico ad acquistare in prevendita il proprio biglietto elettronico senza file al botteghino e senza costi di commissione scaricando dal sito www.teatroudine.it (sezione biglietteria) il relativo modulo e inviandolo compilato a  biglietteria@teatroudine.it. Per informazioni: tel. 0432 248418 (servizio attivo negli orari di apertura della biglietteria) o, via email, all’indirizzo biglietteria@teatroudine.it

 

 

Martedì 13, mercoledì 14 ottobre 2020 – ore 20.45

Giovedì 15 ottobre 2020 – ore 19.30


TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

Via Trento, 4 – 33100 Udine

 

“LA PAZZA DI CHAILLOT”

di Jean Giraudoux
adattamento Letizia Russo
con Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa


e con Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Mauro Malinverno, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Zoe Pernici, Maria Grazia Plos, Miriam Podgornik

regia Franco Però
scene Domenico Franchi
costumi Andrea Viotti
luci Pasquale Mari
musiche Antonio Di Pofi
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

sabato 10 ottobre 2020
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