immagine Nel foyer del Teatro l'effigie di Bassilla, mima e danzatrice del III secolo d.C. vissuta ad Aquileia

Nel foyer del Teatro l'effigie di Bassilla, mima e danzatrice del III secolo d.C. vissuta ad Aquileia

Una fedele riproduzione della lapide funeraria che ritrae Bassilla, mima vissuta nel III secolo d.C. ad Aquileia, trova da oggi, 15 giugno 2022, collocazione nel foyer del Teatro Nuovo Giovani da Udine, a testimonianza dell’importante ruolo svolto dalla danza e dall’arte del mimo nella società fin dall’epoca romana.

Allo scoprimento dell’opera, copia del prezioso reperto archeologico conservato nella sua versione originale al Museo di Aquileia, e ora visibile ai tanti  appassionati delle arti coreutiche e dello spettacolo che frequentano gli spazi del Teatro, sono intervenuti Pietro Fontanini - Sindaco del Comune di Udine; Giovanni Nistri – Presidente Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine; Albino Comelli - Ispiratore della collocazione; Paola Visentini - Museo Archeologico di Udine.

La realizzazione di una replica di un reperto archeologico è un’operazione culturale complessa ed interessante allo stesso tempo. Molto articolata perché è prima di tutto concettuale: nasce dall’intento di veicolare un messaggio, senza snaturare il valore dell’opera.

Negli ultimi anni questa pratica è consapevolmente servita ad innovare i percorsi museali integrandoli con percorsi tattili, dove il contatto con l’oggetto permette di apprezzarne la forma e le caratteristiche della superficie, offrendo così un’esperienza tattile completa, che è il frutto del lavoro di operatori specializzati, attenti a conservare e salvaguardare il valore del reperto riproducendo copie in modo fedele e realistico. Non è dunque un caso che, su suggerimento del dott. Albino Comelli e con il sostegno dell’Amministrazione comunale di Udine, si sia giunti ad una collaborazione tra Museo Archeologico di Udine e Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, impegnati da anni sulla tematica dell’accessibilità, per la realizzazione della replica della lapide di Bassilla, che in originale è esposta al Museo Nazionale di Aquileia e che in copia trova ora spazio nel foyer del Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Un’operazione culturale importante, favorita dalla dott.ssa Marta Novello direttrice del MAN di Aquileia, perché veicola, attraverso la lapide funeraria della mima vissuta nel III secolo d.C. rinvenuta ad Aquileia, il valore della danza e dell’arte del mimo nell’Aquileia di quell’epoca. La lapide originale è in calcare di Aurisina ed è stata ritrovata quale reimpiego nel cimitero della basilica dei SS. Felice e Fortunato. Il busto della mima Bassilla è reso in scala inferiore al vero e la particolare acconciatura consente la sua datazione. Ma è l’incisione in lingua greca, probabile dedica dei colleghi della compagnia teatrale, ad alludere all’identità e al ruolo della defunta: “A colei che in passato, in molte contrade e in molte città, colse sulla scena il successo risonante d’applausi per il versatile talento, manifestato nei mimi e nelle danze, a lei che spesso sulle scene morì, ma non in questo modo, alla mima Bassilla, decima Musa, Eraclide, attore valente nella declamazione, pose questa stele. Anche da morta essa ottenne un onore uguale a quello che godeva da viva, poiché il suo corpo riposa in un suolo sacro alle Muse. I tuoi colleghi ti dicono: “Sta di buon animo, Bassilla, nessuno è immortale”.

mercoledì 15 giugno 2022
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