MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
di Arthur Miller
traduzione e adattamento di Masolino D’Amico
con Alessandro Haber e Alvia Reale
regia Leo Muscato
produzione Goldenart in coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano,Teatro Stabile del Veneto
Sono trentaquattro anni che Willy Loman viaggia da una
parte all’altra degli Stati Uniti per vendere, tramite i suoi prodotti, se
stesso. Sorriso smagliante, battuta pronta, abito ben stirato e scarpe sempre
lucide: questo è il segreto per far colpo, perché non è tanto ciò che vendi ma
come lo vendi. Il testo più famoso di Arthur Miller, caposaldo della
letteratura internazionale, dal suo esordio nel 1949 continua a riscuotere un
successo dilagante. Morte di un commesso viaggiatore è la storia di un sogno;
la storia di un piccolo uomo e del suo sogno più grande di lui. Willy Loman è nato
in America, un paese giovane e impaziente, sogna a occhi aperti il successo
facile, veloce. Si guadagna da vivere con la parlantina, ha allevato i figli al
culto dell’apparenza e della superficialità, a puntare tutto sull’effimero, a
essere attraenti, popolari, campioni sportivi. Quando le forze gli vengono
meno, però, il suo mondo si incrina sprofondandolo in un baratro di sconforto.
Alessandro Haber interpreta per la prima volta sulla scena, nel suo continuo
altalenare tra presente e passato, questa emblematica figura vittima di un
sistema. Lo seguiremo in un viaggio potente, allegorico ed evocativo dentro se
stesso e nelle più profonde e oscure viscere del sogno americano.