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Casa Teatro domenica 21 gennaio 2018 ore 11:00 info
Filosofia in città

FILOSOFIA IN CITTÀ

Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia

in collaborazione con Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Università degli Studi di Udine, Conservatorio Jacopo Tomadini, vicino/lontano, Comune di Udine, Rete per la Filosofiae gli Studi umanisticie con il sostegno della Fondazione Friuli 

progetto a cura di Beatrice Bonato Francesca Scaramuzza

letture di Stefano Rizzardi, Cristina Benedetti, Alessandra Pergolese

coordinamento per la parte musicale a cura del m° Renato Miani


La terza edizione di Filosofia in città intreccia una molteplicità riflessioni tra riflessione filosofica, antropologia ed economia per problematizzare la storia del rapportocontroverso tra filosofia e denaro. Saranno indagati i risvolti antropologici dell’economia,per capire in che modo la pratica monetaria tenda a plasmare un’umanità a propria immagine e somiglianza; quando diciamo, però, “il prezzo della verità” abbiamo in mente anche il fatto che ci si può trovare a pagare un prezzo alto in nome della verità, in casi estremi della vita stessa. Dunque un sacrificio che la verità può chiedere, in determinate circostanze? Quale verità può richiedere un prezzo del genere?



Andrea Zhok professore associato di Filosofia Morale, Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano

introduzione di Beatrice Bonato Presidente della Sezione FVG della Società Filosofica Italiana

testi di Marx, Simmel, Polanyi

Sin dalla Ricchezza delle nazioni di Adam Smith, l’idea che lo scambio fosse una sorta di competizione per ottenere il massimo beneficio privato è divenuta senso comune. Nel corso del Novecento ogni visione dello scambio alternativa è stata accusata di utopismo.L’antropologia dell’Homo Oeconomicus mirava a mostrare come lo scambio moderno,ottimizzato dalla pratica monetaria, fosse giustificato in quanto naturale, vero, coerente con le caratteristiche dell’uomo in quanto tale. Molti esponenti dell’antropologia economica hanno però messo in luce la struttura essenzialmente diversa dello scambio premonetario e della relativa umanità. In questo senso, lo scambio monetario e l’economia capitalistica non si profilano come la “fedele traduzione” di istinti antropologici originari in una forma moderna. Lo scambio monetario crea semmai una situazione che, lungi dall’adeguarsi alla natura umana, la forza in una dimensione autistica, autoreferenziale e riduzionistica. La verità della pratica monetaria non si presenta allora come adeguamento alla realtà umana, ma come una profezia autorealizzantesi, che crea la propria realtà antropologica.



Evento organizzato in collaborazione con

Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia
biglietti

biglietteria

tel. 0432-248418

Tags

Filosofia / Udine / Teatro / Beatrice Bonato
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