CI VUOLE ORECCHIO - ELIO CANTA E RECITA ENZO JANNACCI
arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
Alberto Tafuri pianoforte
Martino Malacrida batteria
Pietro Martinelli basso e contrabbasso
Sophia Tomelleri sassofono
Giulio Tullio trombone
light designer Aldo Mantovani
scenografie Lorenza Gioberti
costumi Elisabetta Menziani
regia e drammaturgia Giorgio Gallione
co-produzione International Music and Arts, AGIDI
Elio incontra virtualmente (ma non troppo) Enzo Jannacci in uno show felicemente surreale. Eccentrico, “poetastro” come amava definirsi, Jannacci ha saputo intrecciare come nessun altro temi e stili apparentemente inconciliabili, allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. Un Buster Keaton della canzone nato dalle parti di Lambrate: ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare e a stupire. Popolare e anticonformista contemporaneamente, Jannacci ha raccontato la Milano delle periferie degli anni Sessanta e Settanta trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo, realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. Con questo spettacolo giocoso e profondo Elio ci offre uno scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada reali o ideali: da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta e Michele Serra. In una parola, imperdibile!
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martedì 7 dicembre 2021 La rassegna Tempi Unici è realizzata con il sostegno di Civibank - la banca per il NordEst