immagine La fine del mondo è scritta in una lettera: al centro della pièce in scena martedì 9 maggio.

La fine del mondo è scritta in una lettera: al centro della pièce in scena martedì 9 maggio.

THE LETTER OF LAST RESORT DI DAVID GREIG CHIUDE LA VENTESIMA STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO NUOVO.
DOPPIO SPETTACOLO CON PUBBLICO IN PALCOSCENICO ALLE 19.45 E ALLE 21.30
 In un sottile foglio di carta c’è il nostro destino, o più probabilmente la nostra fine. Ce lo ricorda The letter of last resort in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine martedì 9 maggio alle 19.45 e alle 21.30, pièce toccante e provocatoria sulla guerra nucleare - o meglio sulll’ipotesi di un conflitto atomico. Scritto dall'autore scozzese David Greig - definito dal “Daily Telegraph” «uno dei drammaturghi più audaci e interessanti della sua generazione» -  diretto da Massimiliano Farau e interpretato da Laura Mazzi e Sergio Romano, The letter of last resort porta gli spettatori direttamente sul palcoscenico a osservare, quasi come dal buco della serratura, quanto accade al n. 10 di Downing Street nel privatissimo studio del Primo Ministro inglese, una donna, al primo giorno di mandato. È notte quando un alto funzionario le ricorda che è suo compito scrivere la ‘lettera dell’ultima risoluzione' destinata ai comandanti dei sottomarini atomici Trident, contenente le istruzioni belliche da applicare nel caso in cui il Regno Unito sia vittima di un attacco nucleare. Inizia così un complesso e raffinato rompicapo etico-politico in cui due intelligenze si sfidano attorno al massimo dei quesiti che un capo di Stato possa affrontare: quali scelte deve compiere una nazione che rischi, in un ipotetico scenario di guerra atomica, di essere cancellata dalla faccia della terra?
Ultimo spettacolo in programma per la ventesima stagione di prosa del Teatro Nuovo, dove è inserito nella fortunata rassegna “Ieri Oggi: Teatro”, The Letter of last resort è del 2012 e  oggi rivela tutta la sua drammatica attualità: «Nel programmare questo spettacolo volevo sollevare il tema politico ed etico delle decisioni “ultime” come l’uso della bomba atomica che un capo di governo può trovarsi a prendere, nel vissuto esistenziale di un primo ministro donna – spiega Giuseppe Bevilacqua, direttore artistico prosa del Teatro Nuovo Giovanni da Udine –. Non sospettavo che questo tema fosse, ora più che mai, attuale per le notizie di minacce belliche ricorrenti che ci giungono da diverse parti del mondo. La prospettiva così si allarga, nel proporre questo spettacolo, ancor più a “cosa succederebbe a noi tutti” a seguito di decisioni oggettivamente irrazionali e suicide?».
Info e biglietteria: Ticket disponibili al prezzo di € 15,00 (intero) e € 12,00 (per i possessori di G Teatrocard) presso la biglietteria del Teatro (via Trento 4 – Udine) dal martedì al sabato eccetto giorni festivi, dalle 16.00 alle 19.00; tel. 0432 248418, biglietteria@teatroudine.it. Biglietteria attiva anche online ai siti www.teatroudine.it e www.vivaticket.it
David Greig è nato a Edimburgo nel 1969. Nel 1990 ha iniziato a lavorare con Graham Eatough e Nick Powell fondando il Suspect Culture al Fringe di Edimburgo. Nominato due volte per il premio teatrale Student Guardian, ha vinto uno Scotsman Fringe First per Stalinland. Nel 1993 si trasferisce a Glasgow e riceve i primi incarichi professionali dal Traverse Theatre e dal Royal Court Theatre di Londra. Da allora ha scritto molte opere, la maggior parte delle quali ha debuttato in Scozia. La prima produzione principale è per Europe, presso il Traverse nel 1996. Ha lavorato a lungo con drammaturghi in Palestina, Egitto, Siria, Libano, Tunisia e Marocco. Tra i suoi testi, The Architect, The Speculator, Outlying Islands, San Diego, Damascus, Midsummer, The Strange Undoing of Prudencia Hart, The Monster in the Hall.
Classe 1966, laureato in Lettere e diplomato in Regia all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, Massimiliano Farau si è perfezionato alla Guildhall School of Music and Drama di Londra e la Classe de Maitrise de Mise en Scène di Pélussin. Ha diretto, fra gli altri, testi di Shakespeare, Euripide, Molière, Goldoni, Dylan Thomas, Bernard Shaw, Pinter, Mamet, Arthur Miller, Ionesco, Eduardo de Filippo, Pirandello e Fo lavorando per importanti teatri e festival in Italia e all’estero. Insegna recitazione all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, al Centro Sperimentale di Cinematografia, alla New York Film Academy, al Centro Internazionale “La Cometa”, alla Bernstein School of Musical Theatre, a "Prima del Teatro – Scuola Europea per l'Arte dell'Attore" e alla National School of Drama di New Delhi. Svolge un’intensa attività anche come traduttore di testi teatrali, alcuni dei   dei quali sono pubblicati da Reading Theatre, da Melangolo e da Besa Editrice

lunedì 08 maggio 2017
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